Fever

Un’elettricità vibra sulla pelle. La notte è umida, i corpi si sfiorano, le menti si abbandonano. Fever cattura questo istante febbrile, in cui l’eleganza sfiora l’indecenza, e il guardaroba diventa linguaggio del desiderio.

Un gioco di contrasti sottili: il viola elettrico, firma della Maison, si impone come una tensione vibrante, mentre le stampe ondulatorie scolpiscono la silhouette in un’illusione ottica affascinante dai tratti psichedelici. Il tutto disegna una figura impalpabile, con tagli dal minimalismo radicale, tanto chic quanto modulabili.

Un abito corto, travolgente, omaggio a Jane Birkin, che sfiora i cuori con una disinvoltura sapientemente studiata. Una camicia-abito, falsamente innocente, la cui fluidità accompagna ogni movimento. Un abito scollato sulla schiena, vertiginoso, tagliato come un capogiro, che lascia la spina dorsale esposta in un gioco di luci e ombre. Il kimono loose, manifesto di sofisticata nonchalance, si posa sulla pelle nuda o su un abito da sera. La gonna portafoglio apre il passo, lasciando intravedere il movimento di una gamba nell’ombra. Quanto al top reversibile, si adatta, si trasforma, si reinventa—inafferrabile come la donna che lo indossa.

Fever è un’incandescenza. Un’ode a chi padroneggia l’arte della suggestione, a chi incanta senza mai svelarsi del tutto. Una collezione che arde di un fuoco segreto, quello delle notti infinite e delle audacie dichiarate.