Gabinetto delle curiosità

Harness che sottolineano una sensualità che corre dal petto al collo, manette intessute di eleganza e buon gusto, maschere che coltivano il mistero, guanti, giarrettiere o choker che infondono un tocco in più di carattere: Maison Close ha sempre considerato l’accessorio come un essenziale.

Perché basta un ornamento dal taglio deciso o un oggetto sapientemente ideato per esaltare un’allure, per dettagliare, per completare un outfit. Dai trompe-l’œil che disegnano l’illusione di un intimo, fino alle calze tagliate e arrotolate, Maison Close concepisce con sottigliezza per sublimare la nudità.

Al di là dell’irriverenza di alcune creazioni divenute emblematiche, il marchio non ha mancato di battere altri sentieri per ampliare il proprio cabinet de curiosités. Qui ci sono quaderni intimi che racchiudono un romanticismo d’altri tempi; là, candele le cui fragranze sono occasioni di evasione; scatole per messaggi affinché gli amanti possano scambiarsi parole in discrezione, o quel righello di legno con cui insegnare La Petite Leçon. E poi ci sono i divertissements, le incursioni nel guardaroba maschile che si riappropriano di alcuni classici del genere: reggicalze da calzini, bretelle e gemelli.
Ma soprattutto c’è quello spirito tanto giocoso quanto brioso, quell’attrazione per l’epoca in cui la mitica discoteca newyorkese Studio 54 organizzava le sue feste, quell’epoca in cui ci si accessoriava per lasciarsi andare.

Non importa la materia, il colore, il tono o il tocco: questi accessori pensati per il mix and match hanno la vocazione di adattarsi all’immaginario di ogni collezione, di ampliarne gli universi. Incarna quella firma a cui Maison Close resta fedele: il saper vestire con un nulla.